SPAZIOXYGENE è…

SPAZIOXYGENE è….
uno spazio aperto, fisico e mentale, dove pensieri, esperienze, passioni e bi/sogni che animano idee e progetti, si incontrano; un luogo dove musica, teatro, cinema, letteratura, arti  figurative, autoproduzione, danza e qualsiasi altra disciplina e pratica, così come la libera socialità, trovano espressione e possibili contaminazioni.

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Questo Spazio, reso splendido da chi in questi anni lo ha vissuto ed attraversato, è restituito alla città come bene comune, sottraendolo alla speculazione ed al profitto.
Perché mettendo in comune questi luoghi si sottrae volutamente una risorsa alla rendita immobiliare restituendola alle persone perché la usino per loro.

Pensiamo che le persone possano crescere creando e che pertanto sia necessario ridare fiato, supportare e diffondere l’azione diretta, la sperimentazione e la ricerca, in campo politico, sociale, artistico, culturale e comunicat(t)ivo.

Lo Spazioxygene è nato per essere uno spazio aggregativo e sociale, pertanto l’intenzione è quella di abbattere tutte le barriere – culturali, sociali ed anzitutto economiche – che possano costituire un ostacolo all’essere vissuto, utilizzato ed attraversato da quante più persone possibili.

Vogliamo che sempre più persone possano partecipare e godere di questo spazio, affinché diventi un laboratorio ed un esempio concreto di come, attraverso le pratiche dell’autogestione, dell’autorganizzazione e dell’autofinanziamento, sia possibile una gestione altra delle relazioni sociali, alternativa ad un modello gerarchico basato su rapporti di forza di tipo economico, sociale e/o culturale.

Per questo chi viene ha la possibilità di partecipare alla vita e alla cura dello spazio, di sperimentare un processo di autogestione, e attraverso questo, di riprendersi una parte di quel protagonismo sociale del quale la società nella quale viviamo tende sistematicamente a privarci.

Per questo vogliamo che tutte le attività che si svolgano nello Spazio siano di base gratuite e volontarie.

La praticabilità di questo spazio, il suo non pretendere in cambio alcun costo e affitto, vuole incentivare quindi il lavoro creativo e disinnescare la paranoia produttivista ed utilitarista, che angustia e snatura spazi e situazioni sociali e culturali di questa metropoli, nell’ottica di affermare nella pratica due principi:

  • LA CONDIVISIONE DEI SAPERI

Lo Spazio vorrebbe essere un luogo nel quale saperi, competenze ed abilità non possono e non devono essere rese merce, a cui venga dato un prezzo e considerate proprietà esclusiva del singolo,  ma socializzate e messe in comune con gli altri, senza che venga chiesto in cambio alcuna contropartita economica o le si sfrutti con qualche altro secondo fine materiale o immateriale.

  • GRATUITA’ e VOLONTARIETA’ DELL’IMPEGNO COLLETTIVO

Lo Spazioxygene è gestito tramite un’Assemblea di gestione sempre aperta, basata sull’orizzontalità ed uguaglianza, coinvolgendo tutte e tutti coloro che vorranno partecipare, dare una mano e sporcarsele le mani, SENZA ALCUN RITORNO che sia economico e/o di immagine.

Non intendiamo arrenderci all’idea che sia inconcepibile l’impegnare un po’ del proprio tempo per sè e per gli altri solo per il piacere di farlo, senza ricevere qualcosa indietro, senza alcun fine utilitaristico.

Questo concretamente vuol dire provare a porsi “al di fuori delle dinamiche del mercato”, contro ” la logica del profitto” e la  “mercificazione dei saperi”.

Per questo non parliamo di affitto e prezzi. Vista però la necessità di confrontarci con le necessità economiche reali di  gestione dello Spazio, non ritenendo giusto avere padri/padrini nè mecenati, in armonia con la pratica dell’autofinanziamento, viene richiesto a chiunque usufruisca degli spazi e delle molteplici attività che vi hanno luogo, un contributo volontario “ a cappello”, finalizzato alla copertura delle spese vive di gestione, al miglioramento della struttura e delle attrezzature, nonché a finanziare i progetti sociali/culturali/politici che collettivamente si deciderà di portare avanti, con l’auspicio che, chi abbia la possibilità di lasciare qualcosa in più, sottoscriva in misura maggiore, dando la possibilità e facendosi carico anche di chi si trova in una condizione di maggiore difficoltà.

Al fine di non permettere all’aspetto economico di costituire un limite alla partecipazione, sarà sempre possibile prevedere forme alternative di contributo, quali ad esempio il farsi carico dell’organizzazione di iniziative e serate a sostegno dello spazio o la disponibilità a giornate di lavoro per interventi manutentivi e migliorativi dei locali.

L’intento progettuale dello Spazio da quest’anno è  anche quello di provare a dare COLLETTIVAMENTE risposte concrete alle sempre più forti domande INEVASE DI BISOGNI SOCIALI.

Stiamo vivendo anni in cui le persone perdono la gratuità dei servizi per vederseli poi riproporre sotto forma di prestazioni a pagamento. Sono parecchi anni che è in atto una guerra a bassa intensità nei quartieri contro larghe parti della popolazione. Le armi sono quelle della selezione naturale, ma che meglio conosciamo per le forme con cui ci viene imposta: meritocrazia, povertà, salute, genere. Certo è, che, in questo sistema vive e riproduce il suo modo di essere chi ha più reddito mentre viene ignorato e perde chi vuole vivere una vita semplice e di relazioni o che, per tanti motivi, si trova in difficoltà contingenti.

Però a tutto questo, sempre più realtà sociali, da qualche tempo, hanno cominciato ad opporre una resistenza.

E’ proprio rifacendoci all’onda lunga di alcune di queste esperienze che ci ri-troviamo a proporre i nostri SPAZI COME  LUOGHI PER ORGANIZZARE E CREARE UNA RISPOSTA COLLETTIVA  ATTRAVERSO SERVIZI GRATUITI UTILI E NECESSARI A CHI NE AVESSE BISOGNO.

La chiamiamo resistenza perché qualsiasi bisogno sociale inascoltato crea un vuoto che viene riempito, sempre più spesso, da ciò che meno ci piace: l’arroganza, l’esclusione sociale, l’atto di forza. Già perché la guerra tra poveri è il risultato di chi, con il proprio potere d’acquisto, lascia solo le briciole ai più.

 

Lo Spazioxygene, dopo quasi 10 anni di (r)esistenza, non vuole essere né rimanere una rara isola felice.

Lo Spazio si trova in una città, in un territorio, in un quartiere, in un edificio con un vicinato; li rispettiamo e proviamo a coinvolgerli ed a trasformarli, attraversandoli con i nostri percorsi.

Sosteniamo con iniziative benefit situazioni e realtà varie, progetti, collettivi che si muovono al di fuori dei circuiti commerciali e istituzionali.

Spingiamo, supportiamo e stimoliamo l’organizzazione di situazioni (occupazioni, Zone Temporaneamente Autonome, feste, rave, concerti, spettacoli proiezioni, assemblee, ecc.) che, riappropriandosi degli spazi della città e del territorio (edifici, piazze, strade, terreni, boschi, laghi, fiumi, spiagge…), diffondano pratiche ed idee altre, attraverso l’orizzontalità e l’autorganizzazione.

 

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